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Nata nel 1973, nel mese di marzo a Trento. Attualmente vive in Provincia di Vicenza.
Diplomata all’Istituto Statale Superiore d’Arte Applicata Alessandro Vittoria di Trento, è Maestro d’Arte. Ha conseguito la laurea magistrale in Scienze della formazione, nell’ateneo di Verona discutendo una tesi su “creatività e le costanti nel pensiero divergente”.

Lo studio dell’arte classica ha posto le basi per un viaggio vitale nella creatività a tutto tondo, sotto l’occhio vigile di Maestri che hanno lasciato tracce profonde in questo viaggio, solo per citarne alcuni: Sergio Cara, Mauro De Carli, Bruno De Gasperi, Angelo Orlandi, Pia Zubani e non ultimo Giuseppe De Biasi e Anna De Manincor.

Negli anni della scuola ha sperimentato molto di quello che la tradizione classica pittorica offre, dal disegno a mano libera dal vero, alla pittura con tempere ad acqua, all’acrilico, all’olio su tela, spaziando alla fotografia, alla serigrafia, all’incisione, alla stampa e calcografia, passando alle video installazioni e al “digital painting” attraverso le tele nel web, condivise (Web Canvas).
Ha vissuto e lavorato nel nord dell’Inghilterra a Bradford, West Yorkshire.

Gli studi umanistici e psico-sociali hanno ampliato gli orizzonti e la passione per l’arte e la ricerca intimistica, spaziando in una nuova prospettiva di ricerca e generando forza per l’osservazione critica della sfera umana, le debolezze, le paure, le infinite ricchezze, l’imprevedibilità, assumendo come punto di partenza la nudità dell’io. Se stessa. Punto d’osservazione originale e irripetibile. Come quello di ogni altra persona. Costante nella divergenza.

Fonte di ispirazione costante sono i Maestri dell’arte moderna e del Contemporaneo quali: Munch, Picasso, Gauguin, Mondrian, Depero, Melotti, Wasarely, Fontana, Carrà, Warhol, Pollock, Haring, Flavin, Barbara Kruger, Cindy Sherman, solo per citarne alcuni e moltissimi altri.
Portando silenziosamente nel cuore gli amici e maestri che hanno condiviso questa passione, l’hanno vista nascere e mostrarsi timidamente. Che hanno lasciato tracce indelebili, frammenti da raccogliere di questi preziosi universi paralleli, in un viaggio senza meta, senza soste apparenti. Perché è vitale continuare a viaggiare, non la destinazione.

Un cammino spesso contraddittorio di solitudine ed estroversione, a tratti una sfida, mai cercata, ma sempre accolta del mostrare e del mostrar-si attraverso l’espressione artistica e umana nel senso più autentico.